Sempre più spesso sentiamo parlare di "user experience", ma per i non addetti ai lavori potrebbe trattarsi di un simulatore aerospaziale o di una guida turistica per la Thailandia. In realtà l'esperienza utente è l’aspetto della comunicazione di un brand che cerca di creare un legame emotivo e di valore con il target; in altre parole può essere definita come l'insieme degli elementi che costituiscono e arricchiscono l'interazione tra un consumatore e un'azienda, dalle caratteristiche singoli prodotti al loro packaging, partendo dall'esperienza d'acquisto (fisica o digitale) e arrivando all'utilizzo domestico. Parlando di "esperienza", l'aspetto soggettivo riveste un ruolo chiave in questo concetto, inteso come sensazioni nel corso dell'interazione e percezione finale del brand. Con l'affermazione del digitale la user experience si è evoluta, tanto da aver determinato la nascita di nuove figure professionali esperte nell'UX design, nell'UI Design e altre attività collaterali.
In questo articolo voglio spiegarti bene cos'è l'esperienza utente e perché dovresti puntare sulla user experience design se vuoi che la tua azienda sia competitiva in futuro.
Stai pensando di fare il restyling del tuo sito web? Allora dovresti davvero continuare a leggere.
In realtà anche in questo momento stai vivendo una user experience: stai facendo un'esperienza su una pagina del mio sito web; io stesso ho lavorato per fare in modo che tu abbia una buona percezione del mio lavoro e della mia professionalità, oltre ad un ricordo piacevole della sosta sul mio sito web, che possano spingerti a contattarmi e/o tornare. Oltre a parlare di “user experience”, in realtà dovrei parlare qui anche di usabilità in quanto il mio obiettivo è stato rendere la tua lettura in particolare e la tua navigazione in generale il più possibile fluide, piacevoli e intuitive. Il mio obiettivo? Fare in modo che tu abbia una buona percezione del mio lavoro e della mia professionalità, oltre ad un ricordo piacevole della sosta sul mio sito web, che possano spingerti a contattarmi e/o tornare.
D'altronde, sebbene la user experience abbia da sempre accompagnato il marketing, è grazie al digitale che questo processo si è configurato in interfacce che per la prima volta lo hanno reso "visibile". Se prima era difficile tirare le fila e visualizzare ogni singola fase nel processo di acquisto e poi di fidelizzazione, oggi l'integrazione di app, e-commerce e social nel rapporto tra marca e clienti ha reso tutto più tracciabile ed ha ampliato le occasioni in cui fare esperienza del brand. D’altronde i nuovi consumatori non cercano più solamente prodotti, ma valori da condividere, punti di riferimento nei quali identificarsi e con i quali dialogare. Ecco perché la user experience deve andare di pari passo con il processo di umanizzazione di un brand.
La conseguenza è che si sono sviluppate specializzazioni come la UX design e la UI design. Queste discipline sorelle puntano a progettare l'esperienza utente, migliorando funzionalità e semplificando i passaggi di processi d'acquisto, di reso, di richiesta di informazioni, ecc., senza dimenticare piacevolezza e semplicità estetica.A questo punto è importante fare un passo avanti. Uno UX designer esperto sa che è fondamentale conoscere bene le abitudini e i bisogni del target di riferimento prima di progettare un'esperienza utente a lui destinata. Inoltre ad un professionista non sfugge che la mission aziendale e il modello di business sono fattori ugualmente influenti nell'ideazione di una UX efficace. Per fare un esempio alla portata di tutti: un e-commerce all'ingrosso ha bisogno di funzionalità, strumenti ed azioni da compiere diverse rispetto ad un portale di informazione sul mondo automobilistico. Ecco svelato perché l’approccio user experience designer e dello UI designer può essere definito human-centered design.
Ovviamente le qualità del prodotto o del servizio sono la base per ottenere la soddisfazione dei clienti: il design, la funzionalità, la performance, la qualità delle materie prime. Tuttavia, oltre a queste che potremmo definire caratteristiche tangibili, la user experience è condizionata anche dal messaggio e dall'immagine aziendale: un cliente decide di affidarsi ad un marchio non solamente perché i suoi prodotti non sono male, ma soprattutto perché grazie alle esperienze offerte da quel brand ha sviluppato un legame emotivo con esso, perché lo considera credibile.
Proprio la credibilità è il cuore dello stretto legame tra UX, UI e fortuna di un brand. Da uno studio della Università di Stanford, circa la metà dei 2500 partecipanti ha dichiarato di valutare la credibilità di un sito web sulla base delle sue caratteristiche estetiche. D'altronde quante volte ti è capitato di ritrovarti su un sito dal dubbio gusto estetico e pensare che forse non siano così affidabili e professionali? Non dimenticare che "esperienza" significa giocare con la percezione degli utenti e che questa influenzerà inevitabilmente la loro scelta! Pertanto, se una user experience ben fatta snellisce i processi, facilita la navigazione e rende intuitive le azioni, allo stesso tempo curare l’interfaccia utente con la UI design è altrettanto fondamentale. Con interfaccia mi riferisco al punto di contatto e interazione tra l'utente e brand su qualsiasi dispositivo o canale digitale; un esempio è l'aspetto grafico ed estetico della pagina che stai leggendo.
La situazione attuale ha accelerato la trasformazione digitale che coinvolge società, business, comunicazione in termini di strumenti, piattaforme e web design. Non avremmo mai immaginato un'evoluzione talmente repentina e travolgente da configurare scenari inediti e decisamente sfidanti anche per le aziende. Il digitale mette a disposizione gli strumenti e i canali giusti per compensare l'eventuale riduzione delle vendite offline con una presenza sul web solida e strategica volta ad affrontare la situazione post-pandemica.
Per questo rimodellare l'esperienza digitale sarà fondamentale per supportare e rafforzare il tuo business, senza mettere a rischio la tua marca. Il sito web rappresenta il primo passo per entrare in sintonia con i "nuovi" consumatori, adattandosi alle nuove esigenze del momento e alle abitudini che segneranno anche il periodo post-Covid.
Oggi più che mai devi ascoltare il tuo target e capire cosa pensa, cosa vuole, cosa fa e come lo fa. Le aspettative dei tuoi clienti devono essere messe al centro delle strategie post-pandemia, le quali dovranno puntare a costruire un rapporto empatico con loro ma allo stesso tempo funzionale al tuo business, ovviamente.
Non dimenticare che a partire dai lockdown che a macchia di leopardo hanno caratterizzato l'Europa e in particolare l'Italia, le persone hanno sviluppato maggior confidenza con app, e-commerce e altri generi di servizi online. Molte aziende vedono questa come un'opportunità per la progettazione di un sito web o per rinnovare l'aspetto e il funzionamento quello esistente. E non si sbagliano. Non è un caso se i servizi di web design stanno ricevendo un aumento significativo della domanda. Ma in cosa consistono le risposte, o potremmo quasi dire la "filosofia" che il web design sta fornendo alle aziende in questo momento critico?
In questi tempi di incertezza e instabilità gli utenti ricercano fiducia e affidabilità, ricordando in tempi migliori di come le aziende abbiamo reagito e comunicato durante la crisi. Da un altro punto di vista, potremmo dire che le persone ricercano una certa vicinanza da parte dei brand, ancor più oggi che il distanziamento sociale impone la lontananza. Di nuovo, gli utenti ricorderanno delle politiche dei brand e di quanto siano stati in grado di mostrarsi vicini ai propri clienti.
Quest'ultimo punto ci introduce alla vera questione che voglio affrontare in questo articolo. Quando le possibilità di interazione sociale sono ridotte, lo spazio web deve diventare ancor più eloquente, piacevole ed empatico. Per tale ragione dovresti ripensare la comunicazione visiva del tuo sito per consolidare la tua presenza web.
Parallelamente dovresti poi progettare una User Exprience fluida e intuitiva per rendere quello stesso spazio web anche funzionale; infatti devi fare in modo che tutte le esperienze e i servizi offerti dal tuo brand siano fruibili digitalmente... ma questa è un’altra storia e ne parleremo in un altro articolo.
La comunicazione visiva ha un impatto immediato sulle persone. Ecco perché bisogna assicurarsi che abbia un'influenza positiva. Questo è ovviamente uno degli evergreen del marketing cui gli esperti del settore hanno sempre strizzato l'occhio. Ma oggi non è solamente un fondamento "strategico"; a causa del momento storico è diventata un'esigenza emotiva, psicologica e sociale tangibile. Anche l'estetica del web deve rispondere a questa richiesta universale di positività, unita alla propensione al minimalismo. Ma vediamo nello specifico queste tendenze.
L'estetica del tuo sito web, unita alla sua usabilità e alla fluidità della User Experience, ne determina la capacità attrattiva nei confronti degli utenti (i tuoi futuri clienti, non dimenticarlo!). Di conseguenza il design visivo è importante tanto quanto lo UX Design.
Uno degli strumenti visivi più potenti ed evidenti nel web design è l'uso sapiente della psicologia del colore. Questo concetto è alla base del neuromarketing: una nuova disciplina che mette al centro i processi inconsapevoli nella mente dei consumatori che ne influenzano le scelte d’acquistoAd esempio, il verde è un colore freddo che produce un effetto calmante, mentre il rosso cattura l'attenzione, ma allo stesso tempo non trasmette di certo tranquillità! Un web designer esperto sa sicuramente consigliarti una palette di colori, armoniosa e conciliante, che rispetti però la natura della tua attività e la tua immagine aziendale.
Ancora non lo sai? Scopri cos'è l'immagine aziendale
Ma l'estetica non riguarda solamente i colori. Un'immagine racconta più di mille parole e scegliere quella sbagliata o del tutto fuori luogo, magari in homepage, potrebbe spingere gli utenti ad abbandonare il tuo sito a piè pari. Possono essere foto, illustrazioni o infografiche, scegliere immagini accattivanti che supportino e semplifichino la comunicazione visiva della tua marca è fondamentale.
Secondo uno studio di Stanford, il 75% dei consumatori affida la propria valutazione di un'azienda dal design del suo sito web e anzi il 94% dei feedback negativi ricevuti da un sito web cita i suoi elementi di design.
Parlando di estetica, abbiamo detto che trasmettere positività è uno dei dogmi del marketing. Parlando ora di design, possiamo dire che il minimalismo sia un must della comunicazione efficace. Infatti una pagina senza troppi orpelli permette di trasmettere il messaggio principale senza distrazioni e allo stesso tempo mantiene l'attenzione degli utenti sul prodotti e servizi del tuo marchio.
Per me la pulizia e la simmetria sono le basi per una corretta progettazione, in quanto creano armonia ed equilibrio. Ma in realtà semplicità e simmetria, sono logiche di composizione assecondate dal gusto popolare già da qualche anno. Tuttavia il senso di precarietà e il bisogno di fonti affidabili che il Covid-19 ha insinuato nelle persone si sposa perfettamente con una concezione minimalista. Un sito web di successo deve oggi fornire informazioni chiare e sintetiche, in maniera immediata e ordinata.
In linea con questa riflessione è l’osservazione che il bilanciamento tra spazi pieni e spazi vuoti, principio fondamentale di composizione e progettazione, incontra sempre più il favore degli utenti; infatti la leggibilità del testo è fondamentale per la buona considerazione da parte dei clienti. Soprattutto da smartphone, l’alternanza armoniosa di spazi e testo o immagini aiuta ad orientarsi con ordine e pulizia tra le numerose informazioni fornite. In aggiunta, un web design minimalista riduce i tempi di caricamento, fatto fondamentale per fronteggiare la pochissima pazienza degli utenti. Non è un caso se anche Google sta considerando di inserire il minimalismo nei suoi algoritmi di ranking.
Insomma, se ancora non ti ho convinto sul bisogno di rivedere il web design della tua azienda, vedila così: avere un sito aziendale che controlla ogni elemento e funzionalità in termini di design, estetica e funzionalità attirerà o tratterrà un maggior numero di utenti, assicurandoti un maggiore ritorno sull'investimento.
Ma prima ancora di rivolgerti ai tuoi clienti, comunica appropriatamente con i tuoi dipendenti.
Perché il brand management post-Covid parte dalla comunicazione interna
I tuoi clienti sono innanzitutto utenti web. Cercano, navigano, scoprono e soprattutto hanno poca pazienza. Questo significa che non basta più avere prodotti eccellenti e offrire servizi impeccabili; per essere competitiva la tua azienda deve oggi rispondere ad un'esigenza chiara e forte: un'esperienza digitale d'impatto intuitiva e facilmente accessibile da ogni tipologia di dispositivo. Inoltre, in considerazione delle rapide svolte tecnologiche e dell'evoluzione del web sarà inevitabile, ad un certo punto, preventivare il restyling sito web aziendale.
Il tuo sito web è il terreno sacro (seppur virtuale) per il tuo business. Non rappresenta solamente la piazza in cui "fare affari", ma anche lo strumento attraverso cui attrarre nuovi clienti, persuaderli; e non in ultimo costituisce la piattaforma attraverso la quale conoscere le preferenze del tuo target per migliorare la tua offerta. Di conseguenza, un sito web statico e di difficile comprensione per l'utente, che non genera contatti, è decisamente inutile. Ma quali sono nello specifico i casi in cui devi davvero tenere in considerazione il restyling del tuo sito web? Scopriamoli insieme.
Probabilmente, leggendo il titolo dell'articolo, hai subito pensato che per rinnovamento del sito internet intendevo il restyling della grafica. Ovviamente è in buona parte così (d'altronde sono un graphic designer!), ma come scopriremo non è l'unica ragione che potrebbe spingerti ad investire nel refresh del tuo sito.
Gli utenti fanno molto caso all'aspetto di un sito. La prima impressione è decisiva nella scelta di proseguire la navigazione o piuttosto andare alla ricerca di risultati più soddisfacenti e soprattutto user-friendly. Un layout poco accattivante, caratterizzato da scritte piccolissime realizzate con font illegibili o da colori poco in linea con il tuo brand, solo alcuni fattori che oggi scoraggiano gli utenti ad addentrarsi nel tuo sito.
Ad esempio, fino a pochi anno fa non era raro imbattersi in siti internet che nella home ci facessero sentire come la Strip di Las Vegas, tra pagine glitterate e bottoni lampeggianti. Oggi questa moda è decisamente superata e probabilmente il tuo sito non è un caso così disperato. Tuttavia potresti avere ugualmente bisogno, se non di una revisione da zero, quanto meno di una rinfrescata nel rispetto della tua immagine aziendale. In questo caso cambiare font, optare per nuovi colori, icone più minimali e riformattare i testi potrebbe “svecchiare” il tuo sito.
Probabilmente è già qualche anno che hai commissionato il tuo sito. La domanda è: in questi anni sono state apportate modifiche? Il web è in continua evoluzione e le infrastrutture dei siti internet non sono di certo indenni ai continui cambiamenti digitali. Infatti, anche i siti devono essere costantemente aggiornati nelle funzionalità, ma anche nei codici e nella loro struttura. Per questo un sito statico di vecchia generazione va assolutamente rivisto.
L'esempio più banale è un sito realizzato a suo tempo in Flash che oggi risulta difficilmente indicizzabile dai motori di ricerca, mentre saprai bene quanto sia importante ormai essere trovato dai robot di Google per ottenere visibilità. Ma pensa anche a quanto un vecchio sito statico ti impedisce di interagire con i tuoi clienti nelle modalità più immediate, integrate e all'avanguardia. I siti internet dinamici ti permettono di interagire con gli utenti grazie all'inserimento di strumenti specifici, come la possibilità di integrare i tuoi profili social accrescendo così le visite e la rete di contatti. Inoltre, un sito dinamico ti permette di gestire i tuoi stessi contenuti senza possedere conoscenze di programmazione, grazie ai moderni CMS (Content Management System).
Quando un'azienda è attiva da qualche anno, cresce e cambia sviluppando la sua storia e definendo i propri valori identificativi; inoltre potrebbe aver gradualmente modificato il proprio posizionamento adattandosi all'evoluzione del mercato o ampliando la propria offerta. Con il tempo il sito web originario rischia di restare indietro, discostandosi dalle esigenze attuali del business.
Ecco allora che anche in questo caso procedere ad un restyling del sito web può rivelarsi necessario per riallineare brand e sito aziendale. Ovviamente parliamo di un progetto di rinnovamento e non di creazione, dunque lo svecchiamento del sito potrebbe limitarsi agli aspetti grafici come colori, font, layout o icone, utili a definire una visual identity coerente con la filosofia e i cambiamenti affrontati dalla tua azienda.
Così come con il passare degli anni un'azienda cresce e si adatta ai cambiamenti del mercato, allo stesso tempo potrebbero trasformarsi gli obiettivi per i quali era stato creato il sito web. Probabilmente è il contesto intorno a te ad essere cambiato; ad essersi, diciamo così, sempre più digitalizzato.
Magari hai notato che i tuoi competitor hanno integrato le azioni e i servizi ottenibile direttamente dal sito web, mentre tu sei rimasto indietro e vorresti recuperare terreno. Oppure ti sei semplicemente accorto che l'obiettivo che ti eri preposto realizzando il sito non è stato raggiunto. Che fare? Rinunciare ad avere un sito web? Naturalmente no. La cosa giusta da fare è rivedere l'architettura, le funzionalità e lo stile del tuo sito web puntando ad un nuovo obiettivo, ovviamente senza perdere di vista le dinamiche e le prospettive del tuo settore ed essendo consapevole che il sito web va integrato in una più ampia strategia di comunicazione e marketing digitale che valorizzi il tuo business e raggiunga il tuo target.
Una delle principali ragioni che possono rendere necessario rivedere il tuo sito sono le caratteristiche tecniche e funzionali da ottimizzare per migliorarne per l'usabilità. A partire dalla revisione della struttura dei contenuti, da rendere più intuitiva e semplice innanzitutto per soddisfare i criteri SEO e migliorare il posizionamento del sito web.
Un altro fattore tecnico da soddisfare è il layout responsive. Gli utenti ricorrono infatti sempre più spesso a tablet e smartphone per accedere ad Internet e compiere azioni come acquistare prodotti online. Se il tuo sito web non si presta ad essere consultato da mobile, allora puoi star certo che ti stai lasciando sfuggire conversioni su conversioni. Non dimenticare poi che un sito internet non responsive viene anche penalizzato dai motori di ricerca.
I clienti non acquistano più solamente prodotti o servizi, ma esperienze personalizzate. Anche sul tuo sito web, se desideri ottenere conversioni, l’utente deve sentirsi al centro di una navigazione intuitiva, coinvolgente ed interattiva, sia da desktop che da mobile. Un sito con una buona user experience tiene in considerazione innanzitutto i bisogni percettivi degli utenti da tutti i dispositivi e ricorre ad accorgimenti per far riposare lo sguardo come l’utilizzo di vuoti, di font leggeri, di icone leggibili e colori non disturbanti. Ma non solo: per offrire un’esperienza visiva d’impatto devi fare leva sugli aspetti emozionali, fondamentali ai fini dell’interazione dell’utente.
Ecco perché se ti rendi conto che leggere un testo, arrivare ad un contenuto specifico o trovare tasti da cliccare sul tuo sito è una missione da agenti segreti, allora potrebbe essere davvero il momento di ripensare la tua presenza sul web. In quest’ottica è fondamentale rinnovare il tuo sito internet coerentemente con il tuo brand, ideando una user experience che contribuisca a rendere graficamente l’obiettivo, il messaggio e il tono di voce della tua azienda.
Come abbiamo visto, sono diverse le ragioni che potrebbero spingerti a rinnovare il tuo sito web. In ogni caso, sia che si tratti di necessità grafiche che tecniche, affidarti ad un freelance esperto è la scelta migliore.
Il sito web deve rappresentare al meglio sia l’azienda che la sua evoluzione. Individuare i valori aziendali e tradurli visivamente, ma senza sconvolgerli, è il cuore di un’operazione di restyling. Valorizzare e diffondere un'immagine aziendale coerente contribuisce a migliorare la reputazione del brand e incentivare nuove conversioni.
Tra gli esperti è opinione comune che, a causa dei costanti aggiornamenti dei browser e dei sistemi di programmazione, il ciclo di vita di un sito web si aggiri intorno ai cinque anni. Tuttavia, anche nel corso di questi fatidici cinque anni può essere necessario apportare piccoli aggiustamenti. Si tratta di interventi delicati che, se compiuti da mani non esperte, potrebbero compromettere l'intero funzionamento del sito e provocare pesanti penalizzazioni da parte di Google.
Se hai riconosciuto il tuo sito web in uno dei cinque casi appena descritti, allora è arrivato il momento del restyling. Affidati ad un web designer esperto che sappia donare nuova vita al tuo sito internet migliorandone l'usabilità e rispettando i parametri di Google, coerentemente con i valori, gli obiettivi e le strategie del tuo brand. Tuttavia, andando per gradi, un'operazione di restyling davvero ben fatta non può che partire dal biglietto da visita del tuo sito web: il logo.
Il sito web deve essere orientato a soddisfare bisogni e necessità dell'utente che ne usufruisce. Al di là del lato estetico, la user experience è centrale per aumentare la fiducia dei tuoi clienti.
Sulla costruzione di un sito web potremmo aprire un capitolo molto lungo ma, cercando di semplificare, per attrarre più visitatori, spingere l’utente all’acquisto o semplicemente avere una navigabilità efficiente è necessario creare un accesso ai contenuti facile e interattivo.
Un sito degno di fiducia è costruito su una User Experience studiata appositamente sull’utente finale allo scopo di incentivare l’interazione tra una persona e un prodotto, un servizio, un sistema. A tal fine è importante creare contenuti di qualità, Call to Action adeguate, un servizio di supporto/customer care e anche una sezione dedicata alla testimonianze che aumentano l’affidabilità e la sicurezza nella percezione del consumatore.
Vediamo insieme quali sono gli errori da non commettere e le azioni che aumentano la fiducia dell’utente grazie al tuo sito web.
Aumentare la fiducia degli utenti grazie al tuo sito web significa progettare un prodotto chiaro, semplice, accattivante ma soprattutto costruito sulla base del consumatore finale tenendo conto dell’usabilità e delle sue esigenze. Tutto questo non può essere fatto in maniera dilettantistica, ma sempre grazie all’aiuto di professionisti che sapranno consigliarti e guidarti nelle scelte migliori.
Basta soffermarsi a pensare a qualche pubblicità per rendersi conto di come alcune immagini siano diventate un punto fermo nella nostra memoria.
Le campagne pubblicitarie di Oliviero Toscani per Benetton forse sono l’esempio più lampante.
La fotografia, con la sua componente emotiva, trasmette sensazioni e suscita ricordi. L’immagine di un bambino sorridente sulla confezione di cioccolata, ad esempio, ci trasmette un senso di positività e gioia… Che ci spinge in molti casi a comprare il prodotto.
Infatti, come si dice, “un’immagine vale più di mille parole“.
Dal momento che le immagini giocano un ruolo fondamentale nella comunicazione visiva e sono una parte importante di ogni progetto strategico e creativo, la fotografia diventa un elemento essenziale per il grafico.
Nonostante ciò, una delle nostre maggiori sfide è spesso quella di dover convincere i clienti che, investire nella fotografia professionale di buona qualità, sia una componente chiave per il successo del loro progetto di design.
Si può investire per ottenere un design fantascientifico ma, se le immagini fotografiche non sono adeguate, si potrebbe aver sprecato tempo e denaro.
Sul web, ad esempio, le immagini sono uno degli strumenti più potenti per comunicare con il pubblico. Il sito web è la vetrina virtuale che si rivolge al mondo, bisogna perciò assicurarsi che sia visivamente stimolante, seducente e che rifletta la propria attività nel miglior modo possibile.
Utilizzare fotografi professionisti, con esperienza e sono sempre aggiornati sulle ultime tecnologie, garantirà certamente un risultato ottimale. Unico punto su cui riflettere è il tipo d’investimento economico che si dovrà affrontare.
Un lavoro professionale ha una qualità superiore ed è giusto che sia retribuito adeguatamente.
La stock photography (fotografia d’archivio), può essere incredibilmente utile. Ma solo se usata con cautela. Per ogni azienda o società, che stia comunicando offline piuttosto che online, è infatti fondamentale conquistare la fiducia degli utenti. Le foto in stock spesso appaiono prive di personalità, mentre le fotografie vere, del proprio staff o dei propri prodotti, trasmettono realmente chi siamo e quali sono i valori del vostro brand. E’ quindi importante ragionare di volta in volta sul tipo di messaggio che vogliamo veicolare e, di conseguenza, delle foto da proporre al pubblico.
Pensate ad un ristorante che realizza il proprio menù o il sito web utilizzando fotografie di piatti presi online… Come reagirebbe un cliente quando, dopo aver ordinato una pietanza, si ritrova nel piatto “qualcosa di diverso” rispetto al prelibato cibo visto in fotografia?!
Sebbene la fotografia professionale possa sembrare una spesa costosa all’inizio di ogni progetto di design, senza dubbio risulterà un investimento utile che porterà risultati a lungo termine.
Coinvolgere il designer nella scelta degli scatti da eseguire [ Ancor meglio se il designer offre servizi fotografici come me N.d.A. ] faciliterà l’ottimizzazione del design evitando complicazioni future. In questo modo infatti il grafico, avendo una visione completa dell’intero progetto, potrà valutare al meglio la particolarità delle immagini da scegliere optando per le tipologie d’inquadratura che maggiormente si adattano al design.
Il termine infografica è relativamente nuovo benché il concetto di visualizzazione delle informazioni in formato grafico è presente nella nostra vita da lungo tempo. Per migliaia di anni gli esseri umani hanno cercato di spiegare il mondo che li circondava attraverso mezzi visivi.
L'essere umano è una creatura visiva per natura che tende ad apprendere meglio quando le informazioni sono presentate in un formato visivo. Basti pensare che quasi il 50% del nostro cervello è coinvolto nell'elaborazione visiva e che il 70% di tutti i nostri recettori sensoriali sono negli occhi.
La moderna infografica ha chiaramente assunto una forma diversa da quella dei suoi predecessori. Tuttavia, i principi fondamentali rimangono gli stessi.
La combinazione tra narrazione e presentazione visiva dei dati è il fattore chiave dietro la popolarità dell'infografica e, in un'epoca in cui i dati sono ovunque, renderli in maniera ottimale diventa indispensabile.
Per comunicare i dati in modo efficace al target di riferimento, è importante che le infografiche siano interessanti, competenti e controverse.
Per catturare l'attenzione devono essere convincenti e distinguersi da tutti gli altri dati disponibili. È sempre importante chiedersi: "Sarà interessante per il pubblico a cui dovrà rivolgersi?".
I dati devono provenire da una fonte competente e credibile, ciò è fondamentale per sviluppare la fiducia dei lettori e svolgere un ruolo importante qualora essi decidessero di condividerla sui vari canali social. Infine, suscitare un dibattito e/o una polemica è sempre buona cosa. Se i dati scelti saranno motivo di discussione per i lettori, l'obiettivo sarà raggiunto.
Le controversie possono favorire grandi discussioni che possono espandersi ben oltre la semplice portata dell'infografica.
Quando si dispone di un argomento ed una serie di dati su cui lavorare, bisogna lasciare da parte la creazione di grafiche stratosferiche piuttosto, come prima cosa, bisogna porsi delle domande.
Conoscere il proprio pubblico dovrebbe essere il fattore più importante nel progettare e determinare lo scopo dell'infografica che si sta puntando a produrre.
Per avere successo è necessario fare ricerche sull'utente finale dell'infografica, il mercato di appartenenza e su quali aree mediatiche connettersi.
Dopo aver identificato il pubblico, è il momento di determinare l'oggetto dell'infografica e mettersi all'opera.
Quando si costruisce una narrazione intorno a dei dati è importante ricordare che non conta il numero degli elementi ma come li si usa.
Il racconto sarà buono solo se buona sarà la capacità di entrare in sintonia con i lettori in modo da tenere a mente chi sono, che relazione hanno con ciò che si pubblica, cosa conoscono di ciò che si è pubblicato, dove stanno leggendo l'infografica.
Dopo aver analizzato i dati e compreso la storia che si vuole raccontare, è necessario iniziare a pensare a come presentare i dati visivamente.
Lo scopo principale del designer è rendere i dati comprensibili ad un vasto pubblico.
Presentare i dati in maniera visiva può aiutare la comprensione dell’utente rispetto ad un foglio di calcolo o un paragrafo di testo.
L'infografica dovrebbe rappresentare i dati fuori dai vincoli di una tabella, mettere in evidenza i punti chiave e, ovviamente, apparire esteticamente accattivante.
Come designer di un’infografica, il compito non è solo quello di rendere belli i dati, ancora più importante è facilitare la comprensione dei dati.
Un’infografica può essere sia visivamente accattivante sia informativa, ma la chiave è trovare un equilibrio tra la creazione di qualcosa di utile e qualcosa di bello.
Come nel web design, il wireframing in questa fase iniziale incoraggia il progettista a concentrarsi esclusivamente sulla struttura, senza considerazioni di progettazione visiva come font e colori.
La pratica del wireframing elimina la grafica colorata, i caratteri in grassetto e le combinazioni di colori per centrare l'attenzione sui dati. Lavorare con una tavolozza di colori limitata e una serie di forme semplici costringe i progettisti a riflettere sui dati, dando loro il tempo di valutare diverse opzioni.
Ciò che offre il wireframing è la possibilità di esplorare. L'analisi dei concetti è importante nella presentazione dei dati. Quello che può essere un flusso logico per il progettista non può necessariamente essere lo stesso per gli altri, quindi in fase di realizzazione è importante mostrare l'infografica a più persone possibili.
Le varie risposte in questa prima fase sono cruciali nel determinare il modo più chiaro per presentare i dati al pubblico.
Una volta creata l'infografica, è il momento di distribuirla. Il punto è, si può creare l'infografica più bella che il mondo abbia mai visto ma se non si dispone di un piano di distribuzione nessuno andrà mai andare a vederla!
Il primo passo ovvio nella distribuzione dovrebbe essere la condivisione attraverso i social media. C'è la condivisione organica e ci sono mezzi a pagamento ed è importante utilizzare entrambi.
Successivamente è importante identificare i siti che trattano dell'argomento trattato dall'infografica e cercare d' instaurare una partnership mostrando loro il valore aggiunto del progetto per i lettori di riferimento.
Le infografiche sono facili da assimilare, divertenti da condividere ed estremamente coinvolgenti.
Tool interattivo basato su HTML, l'utilizzo di Google Charts comporta la necessità di copiare e incollare il codice HTML in un file .html e poi aprirlo in un browser.
Se siete a vostro agio con l'HTML, Google Charts offre circa due dozzine di tipi di infografica tra cui scegliere, partendo dalle basi, come i grafici a torta e le timeline, fino ad altre opzioni come candlestick o bubble chart. Le guide sono facili da leggere e seguire, inoltre la copia dei codici può essere fatta con un click. È possibile personalizzare i colori e i dati vengono aggiornati in tempo reale. La cosa migliore è che il servizio è completamente gratuito.
Se l'HTML non fa per te, ci sono ancora molte opzioni per aiutarti a creare l'infografica.
Infogram fornisce modelli infografici gratuiti che vi aiutano a visualizzare le informazioni come:
È inoltre possibile creare grafici a linea singola, a barre, radiali, a colonne o a torta. Infogram offre anche altri layout che possono essere utili per presentare le informazioni. Ci sono modelli di base per i report mensili e annuali.
È possibile anche usare Infogram per creare i post per i social media, compresa l'intestazione di un'e-mail, la miniatura di YouTube o il post di LinkedIn.
Scegliendo il piano premium si ha accesso a layout di qualità superiore oltre alla funzione di analisi dei dati.
Canva è uno dei servizi infografici più popolari vantando oltre 50.000 layout tra cui scegliere, anche se non tutti i layout sono gratuiti.
Offre uno dei più ampi servizi di progettazione grafica gratuita disponibili online, che va ben oltre l'infografica.
È possibile testare un abbonamento a pagamento per 30 giorni, a quel punto avrai accesso a più di 400.000 foto, la possibilità di ridimensionare facilmente i tuoi progetti e di condividerli facilmente tra i membri del team. Dopo il periodo di prova, l'abbonamento a pagamento può essere fatturato su base mensile o annuale.
Su Piktochart è possibile creare infografiche dinamiche, flyer e persino presentazioni. Si può iniziare con un modello vuoto o fare clic sul pulsante "Inspire Me" per ottenere esempi completi di progetti realizzati da altri utenti e lavorare da lì.
Caricate le foto da utilizzare o scegliete da una galleria di immagini curata dallo staff di Piktochart. Scegliete facilmente una combinazione di colori , aggiungete mappe, video e grafici alle presentazioni. I piani a pagamento offrono l'esportazione di immagini in PDF e HD e la possibilità di creare colori personalizzati. C'è un piano unico per i team che permette di assegnare ruoli e collaborazioni.
Il legame tra design e daltonismo è un elemento che ogni designer deve tenere in considerazione quando realizza un progetto sia offline che online.
Il daltonismo è un difetto di natura genetica che consiste nella ridotta capacità di distinguere i colori. Talvolta può essere considerato un vero e proprio inconveniente per tutti i progettisti che lavorano nel campo del design, poiché la psicologia del colore, è parte integrante di ogni design di successo.
Senza dubbio la gestione cromatica rappresenta la sfida più interessante quando si progetta per il daltonismo, proprio perché il numero di colori da utilizzare è assai limitato. Questo è dovuto al fatto che molti colori, avendo uno scarso contrasto (ad esempio il rosso e il verde N.d.A.), appaiono molto simili tra loro, provocando confusione e rendendo difficile la distinzione.
Le forme più comuni di daltonismo sono la Protanopia (insensibilità al colore rosso), Protanomalia (scarsa sensibilità al colore rosso), la Deuteranopia (insensibilità al colore verde) e la Deuteranomalia (scarsa sensibilità al colore verde). Molto più rari sono i casi di Tritanopia (insensibilità) e Tritanomalia (scarsa sensibilità) al blu e giallo. [Fonte IAPB]
Negli esempi qui sotto è possibile vedere come le varie tipologie di daltonici vedrebbero la ruota dei colori.
Visione normale
Protanopia
Deuteranopia
Tritanopia
Si parla molto di accessibilità nel settore del web design benché anche nella progettazione degli elaborati di design offline va tenuto conto che l'utente daltonico potrebbe potenzialmente avere problemi di comprensione.
Purtroppo molte aziende porgono poca attenzione agli utenti affetti dal daltonismo, forse per la bassa percentuale di daltonici rispetto al più ampio numero di utenti a cui ci si rivolge.
Nonostante il numero di persone affette da qualche forma di daltonismo sia ridotta, è comunque importante tenere presente questa percentuale perché rappresenta un enorme numero di persone e, quindi, una potenziale quantità di clienti.
Quando si deve iniziare un progetto facendo attenzione ai soggetti daltonici, è possibile trovare una vastità di risorse o consigli sul web che possono aiutarci a testare i nostri progetti grafici. Ne riporto alcune molto interessanti.
La scelta dei colori è fondamentale e ancor più importante è la valutazione del contrasto cromatico. È necessario marcare nettamente la differenza tra i vari colori lavorando su tonalità, saturazione e luminosità, evitando l'uso di colori simili.
Un facile approccio per verificare se un progetto funzionerà, è semplicemente convertire le nostre grafiche in scala di grigi. In tal modo potremmo verificare se tutti gli elementi saranno ben distinti gli uni dagli altri e apportare le dovute modifiche qualora dovessimo riscontrare difficoltà di percezione visiva.
Un'opzione che può essere utilizzata per differenziare elementi simili, è l'utilizzo delle texture insieme al colore. Questa potrebbe essere una valida soluzione quando ci si trova a realizzare un'infografica piuttosto che un grafico o un diagramma.
Nel web design, una buona consuetudine per gli elementi interattivi come i pulsanti, è quello di introdurre un cambiamento cromatico nei diversi stati, tenendo sempre presente che i due colori dovranno avere differenze di tonalità, saturazione e luminosità. Poiché il cambiamento dell'aspetto del tasto segnalerà molto chiaramente all'utente la possibilità d'interazione con il pulsante, ciò risulterà utile anche a chi è affetto da daltonismo perché percepirà comunque una variazione cromatica.
Altre soluzioni valide, sempre usando l'esempio del tasto, sono la possibilità d'inserire un bordo, invece del solo cambiamento del colore, oltre all'aggiunta di un elemento iconico nel caso di alert box .
Per non incappare in qualche errore, è fondamentale evitare le seguenti combinazioni di colori, che sono particolarmente ostiche per i daltonici:
In generale, progettisti e designer dovrebbero creare elaborati e siti web accessibili, di facile utilizzo per tutti gli utenti. Purtroppo non c'è una soluzione progettuale univoca che possa soddisfare le varie forme di daltonismo. Basta tenere a mente i principi fondamentali: