Esistono poche ma essenziali regole da seguire per produrre correttamente file per la stampa. Rispettare questi semplici accorgimenti consentirà di produrre materiali impeccabili senza incappare in sgradevoli sorprese.
Partiamo dalle basi.
La prima cosa fondamentale per ogni progetto che si rispetti è utilizzare programmi professionali d'impaginazione come Adobe InDesign o Quark Xpress, programmi professionali di grafica vettoriale come Adobe Illustrator e Corel Draw oppure il must per il fotoritocco Adobe Photoshop.
Programmi come Word, PowerPoint, Publisher sono software orientati alla video scrittura e non consentono un'adeguata preparazione per i file destinati alla stampa tantomeno una corretta gestione del colore.
La prime cosa da fare progettando un file per la stampa è impostare la giusta la scala cromatica.
Qualsiasi elaborato che dovrà essere stampato dovrà essere creato usando dei profili colore CMYK, la cosiddetta quadricromia.
I colori RGB sono utilizzati per la creazione di immagini rivolte al web.
Per ciò che riguarda la risoluzione delle immagini, per ottenere un’immagine definita ed evitare l’effetto sgranato, la risoluzione delle immagini fotografiche deve essere di almeno 300dpi (dot per inch), si può scendere al massimo fino a 150dpi.
Le fotografie reperibili da internet tramite motori di ricerca, hanno una risoluzione ottimizzata per lo schermo a 72 dpi, l’utilizzo di queste immagini in bassa risoluzione in fase di stampa le farà risultare pixelate.
Un’opzione valida, utilizzando ad esempio Google Immagini è gestire al meglio i filtri.
Cliccando sulla voce Strumenti di ricerca, è possibile filtrare le immagini in base ad alcuni parametri. Il filtro Dimensioni offre l’opportunità di scegliere immagini Grandi, Medie, Icone oppure immagini Maggiori di, Dimensioni esatte delle foto.
Per lavori professionali esistono siti dove è possibile acquistare a costi contenuti immagini royalty–free. Normalmente utilizzo Shutterstock.
Un elemento importante quando si prepara un file per la stampa, è la gestione del nero (che in quadricromia viene identificato dalla lettera K).
E' sempre buona norma settare il nero solo sul canale corrispondente e lasciare gli altri tre canali Ciano, Magenta e Giallo su ZERO (C=0 M=0 Y=0 K=100) poiché creare un nero composto dai quattro canali potrebbe comportare errori di registro.
Qualora si volessero realizzare dei fondi più intensi, si può creare un nero ricco, componendo il nero come i parametri seguenti: C=30 M=30 Y=30 K=100.
Nella palette dei Campioni colore dei vari programmi professionali, è presente il nero composto C=100 M=100 Y=100 K=100, il cosiddetto nero di registrazione, che va utilizzato solo per segni di taglio e crocini di registro.
Quando si realizza un file con programmi di grafica vettoriale come Adobe Illustrator o Corel Draw, bisogna assicurarsi che i font non saltino e vengano modificati una volta spedito il file in tipografia.
Allo scopo di prevenire questo inconveniente è importantissimo convertire tutti i font in tracciati composti (o curve). Così facendo i caratteri verranno trasformati in forme e non si rischieranno errori.
Quando si deve esportare un file per la stampa è essenziale impostare l'abbondanza o sbordo.
Se si hanno immagini che arrivano al bordo del progetto, si dovrà lasciare un'abbondanza di 5 mm ( 3mm è il minimo N.d.A.) su ogni lato del progetto. Questo è fondamentale per evitare che in fase di taglio rimanga quel filino bianco del foglio di carta veramente fastidioso!
Un altro elemento da considerare è il margine interno. È considerato un margine di sicurezza oltre il quale è preferibile non inserire testo al fine di evitare che qualche elemento venga tagliato.
Il margine interno non ha una dimensione predefinita, normalmente lo si imposta in fase di progettazione del lavoro. Nel biglietto da visita, ad esempio, solitamente è di 5mm con un minimo di 3mm.
Il formato migliore, più utilizzato per fornire i progetti alla tipografia, è sicuramente il PDF.
Quando si esporta un PDF per la stampa, è molto importante verificare tutti i parametri, ricontrollare la correttezza del lavoro nonché controllare che nel file siano presenti i segni di taglio e l'abbondanza.