Se vuoi metterti sulla strada giusta verso la progettazione del logo perfetto, comprendendo le motivazioni, i bisogni e i desideri del tuo cliente, il brief di progetto gioca un ruolo chiave per raggiungere un risultato efficace. Prima di iniziare il tuo progetto, fermati a riflettere sulle componenti chiave di un brief creativo.
Un brief di progetto è uno strumento essenziale per creare un logo o per eseguire con successo qualsiasi tipo di progetto di design. Di fatto è un documento che fornisce al progettista sia le informazioni sulle strategie, sul prodotto e sul mercato di riferimento, sia la possibilità di raccontare al meglio l’anima del brand, fungendo da guida per rimanere allineati con gli obiettivi e le aspettative sul risultato finale.
Elaborare un brief in maniera approssimativa o interpretarne erroneamente le informazioni segna lo spartiacque tra il successo di un progetto o il suo fallimento.
Come si può creare un logo efficace senza sapere esattamente per chi o per cosa si sta progettando?
Un brief ben scritto è invece un punto di forza. Ti aiuterà a coinvolgere il cliente, rendendolo fin dai primi passi partecipe del processo creativo e quindi del risultato finale.
Un brief è fondamentale per creare loghi in linea con gli obiettivi, che rispettino le aspettative del cliente, risolvendo tutte le domande che ti occorrono per il progetto.
Il punto cruciale per un corretto brief di design, sta nelle domande che si pongono. Non c’è necessariamente bisogno di fare centinaia di domande (benché dipenda dal progetto), ma ricercare maggiori informazioni non è mai abbastanza.
Quando crei un brief, immagina tutto ciò che potrà risultarti utile per completare il progetto.
Benché sarebbe più divertente dedicarsi subito agli aspetti visivi del progetto, il primo passo da compiere è reperire maggiori dettagli sull’attività. Come? Partendo dalle informazioni di base per concludere con gli aspetti apparentemente meno significativi ma che possono nascondere informazioni inaspettate.
È fondamentale chiedere ai clienti di descrivere la propria attività.
Qual è la dimensione della loro azienda, sapere in quale settore opera, qual è il prodotto o la gamma prodotti che commercializza. Cosa amano della loro azienda e di cosa sono più fieri, cosa li rende unici?
I valori del brand si possono tradurre attraverso i diversi stili di design.
Esiste una netta differenza tra rappresentare un’azienda con un logo divertente piuttosto renderla riconoscibile attraverso con un logo elegante.
Quando si raccontano i valori del proprio brand, bisogna rendere questi valori visivamente, scegliendo lo stile più appropriato e rappresentativo.
Un’erronea progettazione può pregiudicare il valore dell’azienda stessa.
Monogramma? Figurato? Astratto? Specificare la tipologia del logo desiderato ridurrà il tempo durante il processo di progettazione.
Se il cliente si dimostra non completamente sicuro sullo stile, suggerire un paio di formati che possano funzionare, in modo da poter elaborare delle alternative.
I buoni designer sapranno esattamente quali colori sono adatti alla tua azienda.
Si possono fornire informazioni generiche oppure, per un suggerimento più specifico, è possibile includere immagini contenenti esempi di colore specifici.
Un mood board può racchiudere molti elementi visivi. Da foto con tavolozze di colori ad applicazioni del logo su vari supporti. O, ancora, foto di altri loghi a cui ispirarsi oppure un logo preesistente al quale si potrebbe applicare un restyling.
Il processo di progettazione è proprio questo: un processo.
Mentre la creazione grafica di un logo può avvenire in poche ore, la progettazione richiede un periodo di sperimentazione e di esplorazione. Per questo motivo, valutare le tempistiche di consegna aumenterà le possibilità di realizzare elaborati migliori.
Può essere imbarazzante parlare di soldi, ma è necessario conoscere fin dall’inizio il budget per capire quanto il cliente è disposto ad investire e comprendere se accettare o meno l’incarico.
E questo è tutto. Pronto per partire con il tuo progetto?