La scelta del font può davvero fare la differenza nella costruzione di una branding strategy forte e coerente. Analizziamo gli errori più comuni e gli aspetti a cui prestare attenzione per comunicare il giusto messaggio attraverso il font.
Il font è il mezzo che permette di applicare un carattere. Mentre Helvetica è un carattere (typeface), il file helvetica_semibold.otf è un font. Per spiegarlo meglio possiamo dire che se il carattere è una foto, il font è il file .jpg che ci permette di visualizzarla su un device.
Pulizia e semplicità, prima di tutto. Spesso si confonde la creatività con la stravaganza scegliendo caratteri astrusi perché considerati più “cool”. In realtà bisogna stare molto attenti al concetto di legibility e readability.
La legibility o leggibilità di un carattere è una caratteristica oggettiva che ha a che fare con la struttura grafica del singolo carattere tipografico come lo spessore, la presenza o meno di grazie, il kerning, la spaziatura o l’interlinea. Non ha niente a che vedere con i gusti personali. Basta mettere a confronto un font calligrafico come Signatura con uno estremamente facile da leggere come Lucida per capire subito questo concetto.
I font più utilizzati nel mondo del web sono quelli più leggibili come Roboto, Montserrat, Lato, Playfair, Lora.
La readability o leggibilità di un testo è invece un fattore complessivo da cui dipende non solo il tipo di carattere, ma anche altri fattori come la divisione in paragrafi, l’allineamento e la giusta regolazione dell’interlinea.
Nel processo creativo che accompagna la scelta del font, vado prima di tutto a definire l’obiettivo. Cosa voglio suscitare nel lettore/cliente che visualizza questo testo per la prima volta? Che tipo di reazione deve avere?
Facciamo un esempio. Pensiamo ad una gioielleria come cliente.
Possiamo pensare a due strade: un font corsivo per rimarcare la sua eleganza o un font geometrico e lineare come un Sans Serif che comunica professionalità e modernità allo stesso tempo.
Per decidere meglio la “strada” da prendere, possiamo affidarci a quattro aspetti fondamentali:
Una volta che abbiamo trovato un font adeguato alla categoria merceologica del cliente, esteticamente bello e leggibile, capace di suscitare le emozioni e le reazioni al messaggio che ci aspettavamo e in grado di comunicare l’immagine aziendale insieme ai giusti colori, bè, allora il gioco è fatto!