La pandemia ha rivoluzionato il modo di comunicare. In un articolo precedente ti ho già raccontato di come i nuovi valori e gli inediti bisogni dei consumatori possano rappresentare la giusta spinta verso un'operazione di rebranding. Ripensare la tua immagine aziendale, i valori e i messaggi che vuoi comunicare non è tanto una mossa strategica, quanto una scelta necessaria per assestarti nel "nuovo mondo" post-Covid, il quale richiede alle aziende empatia e affidabilità. Ma oggi più che mai un'attività di brand management deve dimostrare la stessa umanità che riserva ai clienti anche ad un altro target: quello dei propri dipendenti. Perciò in questo articolo voglio raccontarti perché partire dalla comunicazione interna per ottenere una brand identity credibile ed efficace post-Covid.
Nel momento in cui sto scrivendo, e probabilmente stai leggendo, ancora non possiamo propriamente parlare di "post" pandemia. Siamo ancora in piena emergenza e forse proprio questo offre il giusto tempismo per intraprendere dei cambiamenti. D'altronde aggiustare il tiro della tua comunicazione interna adesso avrebbe più senso, godrebbe di una maggior risonanza e dimostreresti di gestire un'azienda al passo con i tempi, che sa ascoltare i bisogni dei propri dipendenti... senza scoppio ritardato. E già queste ragioni dovrebbero bastarti per convincerti a prendere subito in mano le redini del brand management della tua impresa. Ma nel caso non fossero argomentazioni sufficienti, continua a leggere.
Non ti stupirà sapere che il ruolo strategico della comunicazione interna è sostanzialmente cresciuto durante la pandemia. Paradossalmente (ma forse neanche troppo, anzi) al distanziamento sociale e allo smart working è corrisposto un incremento delle strategie elaborate da parte delle aziende per mantenere vivi e proficui i flussi di lavoro. Alcune abitudini maturante tenderanno probabilmente a consolidarsi, come la digitalizzazione degli strumenti e una maggior attenzione all'umanità. Proprio quest'ultimo punto è il nodo focale intorno al quale dovrebbe concentrarsi una strategia di brand management volta al futuro.
Infatti la consapevolezza che i propri dipendenti siano in tutto e per tutto persone, con gli stessi bisogni di rassicurazione ed empatia che hanno i clienti finali, è il punto di partenza per rivedere i valori aziendali da sposare e promuovere. Questo ci fa capire come un'efficace comunicazione interna possa dare un notevole contributo alle strategie di brand identity anche rivolte all’esterno. Ecco perché in un'ottica di brand management è fondamentale partire dai propri dipendenti, diventando riconoscibili e portatori di valore ai loro stessi occhi, anche a partire da un'immagine aziendale distintiva.
In questi mesi la maggior parte delle attività hanno dovuto rivedere, non solo il proprio business, ma anche il piano comunicativo; e non solamente il proprio piano comunicativo rivolto ai clienti, ma anche quello destinato ai propri dipendenti. Per questi ultimi non è stato facile adattarsi a nuovi ritmi di lavoro, a nuovi protocolli e talvolta addirittura a nuovi modelli di business. Una comunicazione chiara, esaustiva, rassicurante e motivante è quanto mai necessaria per portare avanti l'ecosistema aziendale.
Non solamente il lavoro da remoto ha reso difficile monitorare buone pratiche e comportamenti virtuosi; il lavoro da casa ha allentato soprattutto le relazioni personali annullando i momenti informali all'interno dell'ambiente di lavoro che creano di fatto l'unità del team. Di conseguenza le aziende tentano di colmare tali vuoti attraverso una comunicazione strategica tempestiva e flessibile, che associ l'informazione operativa a contenuti emotivi e motivazionali, attraverso format grafici riconoscibili, per rafforzare il senso di appartenenza all'azienda e agli obiettivi comuni. In poche parole: la brand reputation parte dagli stessi dipendenti.
I contenuti hanno ovviamente la priorità, non solo a livello di informazioni ma anche di tono di voce e formati grafici. La situazione richiede infatti di riformulare un piano di contenuti adeguato alla realtà dell'emergenza, votato ad intenti divulgativi o motivazionali. Le informazioni che dovresti condividere con i tuoi collaboratori hanno a che fare con le regole di comportamento per tutelare la salute, la governance attivata dall'azienda per affrontare la crisi, i provvedimenti presi in merito all'organizzazione interna o il vademecum del bravo smartworker. Ma non solo. Abbiamo più volte parlato di "umanità" che l'azienda deve mostrare nei confronti dei propri dipendenti e di quei momenti di convivialità d'ufficio interdetti dal distanziamento sociale. Bene, una buona operazione di brand management interno cerca di creare spazi digitali di condivisione o argomenti stimolanti che esulino dalle questioni strettamente lavorative.
Nonostante l'empatia sia la modalità comunicativa da adottare, il tono di voce dovrà mantenere un'aura di autorevolezza per trasmettere competenza e rassicurazione. Infatti, nell'ottica di una strategia di brand management, l'azienda deve rafforzare il proprio ruolo di leadership. Rivolgendosi ai propri stessi dipendenti, un brand deve convogliare un senso di comunità e di appartenenza che vada oltre l’organizzazione aziendale ma rafforzi obiettivi comuni e coesione del team. Ma come comunicare tutto questo bagaglio di informazioni, messaggi e valori? Attraverso una studiata comunicazione visiva.
I contenuti sono certamente la questione centrale, ma in un momento di generale rivoluzione comunicativa la modalità visiva attraverso cui vengono trasmessi non è secondaria. Con l'emergenza le persone hanno maturato un forte bisogno di chiarezza e sintesi nel ricevere informazioni. Se poi guardiamo al target particolare, scopriamo che i tuoi dipendenti si trovano già alle prese con dinamiche di lavoro aliene: costringerli a dover pure decifrare documenti non è poi molto "umano"!
Le vie di comunicazione possono essere diverse, a seconda della strategia di comunicazione interna elaborata e della frequenza di utilizzo dei diversi team. Email, intranet, blog, chat di gruppo e piattaforme come Teams offrono strumenti e impongono limiti diversi. È necessario creare formati grafici che si adattino ad ogni singolo canale comunicativo per ottimizzare la diffusione di un contenuto.
Le scelte visive sono dunque decisive e non secondarie ai dati da trasmettere. Pensare che le immagini possano rendere più “leggibili” documenti, dati e informazioni altrimenti ostici è fondamentale per comunicare chiaramente e soprattutto ovviare ai parecchi materiali aziendali strategici che spesso,non percepiti come tali, vengono cestinati.
Per migliorare l’immagine e la percezione che i dipendenti hanno del tuo brand è importante curare anche i dettagli. Ricorrere ad un'identità visiva aziendale univoca e ricorrente, ma allo stesso tempo flessibile in base al genere di contenuto, ti permette di presiedere la mente stessa dei tuoi collaboratori in maniera positiva, rafforzando il loro senso di appartenenza e il desiderio di unirsi alla tua mission.