Poter contare su un'identità di marca coerente e trasversale a qualsiasi mezzo di comunicazione è fondamentale, soprattutto per non smettere di presidiare la mente dei tuoi clienti nel passaggio tra i canali online e i supporti offline. Ma come fare? È a questo punto che corre in aiuto il brand book: un documento prezioso per definire le linee guida della visual identity dell'azienda. Non dimenticare che è il dettaglio a fare la differenza, conferendo alla tua azienda un’appagante aura di professionalità.
In questo articolo voglio spiegarti di cosa si tratta e quali sono gli elementi dell'identità visiva della tua azienda che un brand book ben fatto ti consentirà di maneggiare con agilità e appropriatezza.
Si tratta di un vero e proprio manuale che determina gli elementi grafici e visivi che rendono riconoscibile una marca e ne veicolano i valori in qualunque contesto. Potremmo definire il brand book un libretto delle istruzioni per la tua immagine aziendale; o ancora una guida allo stile che raccoglie ed elenca tutte le informazioni necessarie per confezionare graficamente qualsiasi tipo di documento prodotto dalla tua azienda. Che sia un sito web, un report, una brochure, una pubblicità o un post social, questo vademecum renderà la creazione di qualunque contenuto più veloce e facile da creare.
Prima ancora di soffermarsi i vantaggi che un brand manual rappresenta per la tua azienda, devi sapere quali sono i "capitoli" che costituiscono la Bibbia della tua identità visiva.
Il logo è l'elemento più evidente e ricorrente dell'identità visiva di una marca, per questo è fondamentale che sia sempre coerente. Di conseguenza, alla voce "logo" del tuo brand book saranno raccolte tutte le specifiche del segno distintivo del tuo brand: il disegno dettagliato, la posizione degli elementi e la loro distanza, la distribuzione degli spazi vuoti e ovviamente il colore. Tra le altre informazioni da inserire in questa sezione del libro ci saranno le eventuali varianti del logo in funzione delle attività del business, le potenziali versioni orizzontali o verticali e le dimensioni minime per la stampa. Una delle specifiche che non devono mai mancare è l’area di rispetto del marchio: lo spazio libero da garantire attorno al logo, necessario per garantire la leggibilità dello stesso.
Ma prima ancora di inserirlo nel brand book, come capire se il logo che identificherà la tua marca è ben fatto?
Anche la coerenza del font ti fa sembrare professionale. Ma non parliamo solamente del font che caratterizza il tuo logo. In questo capitolo del tuo brand book saranno esposte chiaramente le regole che definiscono quali caratteri tipografici utilizzare per i testi inclusi nelle strategie di comunicazione, a seconda della posizione e della funzione. Ad esempio, se il font de logo dovrà essere usato anche nei titoli delle pagine web (pur citando possibili varianti di stile e di colore), il “body copy font” destinato ai testi descrittivi o below the line dovrà essere ugualmente specificato. Tra le informazioni raccolte è necessario specificare anche la spaziatura tra le righe e la distanza dal margine della pagina.
Un'altra distinzione da prevedere è poi quella tra i testi offline e quelli destinati al web. Solitamente si scelgono font serif per i materiali da stampare e caratteri sans serif per testi digitali. Ovviamente è importante che i font funzionino bene insieme esteticamente, ma non va trascurata la loro aderenza ai valori trasmessi dal brand.
A tal proposito puoi leggere l'approfondimento: Scegliere un font per logo in base alle emozioni che evoca
La scelta della giusta palette di colori e la sua costante riproduzione potrà rivelarsi uno degli aspetti più importanti per la riconoscibilità del tuo brand. Se vuoi costruire un brand book utile ed efficace non dovrai allora dimenticare di approfondire questo capitolo. Le tavole inserite in questa sezione del libro definiranno i colori primari, la palette secondaria e le combinazioni cromatiche identificative della tua visual identity. I colori del tuo brand non si limitano infatti a quelli previsti nel logo: quelli destinati agli sfondi, ai testi messi in evidenza o ai pulsanti delle call to action sul tuo sito web concorrono a definire la tua immagine aziendale. Ovviamente, seppure le combinazioni dei colori siano infinite, quelle vincenti prevedono una selezione ristretta basata sulle palette che accompagnano meglio i valori del tuo brand.
Un graphic designer professionista annoterà i riferimenti dei colori con valori in CMYK per la stampa, RGB, HEX e Pantone® per gli impieghi digitali. Non solo: un freelance esperto sa bene quanto sia importante evitare discrepanze tra i colori della comunicazione online e quelli sui supporti cartacei.
Un altro aspetto che solitamente viene tralasciato, ma che risulta invece sostanziale per l'identità visiva della tua azienda, ha a che fare con la scelta di immagini e illustrazioni. Pensa ad esempio quanto sia influente nella percezione complessiva di un brand la scelta di utilizzare solamente foto in bianco e nero, oppure la decisione di ricorrere solamente a illustrazioni. Le linee guida in questa sezione del brand book definiscono quindi se ricorrere a fotografie, a illustrazioni o ad entrambe (e in quest'ultimo caso come dovrebbero interagire tra loro). Ma tra le informazioni che troverete in questo manuale ci saranno anche le fonti da cui scaricare le immagini o le modifiche che possono essere apportate.
Oggi essere presenti e mostrarsi online è indispensabile per intercettare nuovi clienti e rendersi riconoscibile. Per questo il tuo presidio web, il tuo sito, dovrebbe riflettere il tuo marchio in stile, colori e tone of voice prima ancora di qualunque altro contenuto digitale. E sebbene i suddetti elementi potresti tradurli dalla stampa all'online, esistono alcune zone inedite del web che per essere brandizzate vanno definite da zero. Un esempio è il layout del sito, ma anche i tasti per le call to action delle tue landing page, o ancora la grafica personalizzata per il caricamento delle pagine.
Finora ho descritto le sezioni del brand book relative alla visual identity della tua azienda rivolgendomi direttamente a te. Probabilmente prima o poi ti sei chiesto: "quindi dovrei farlo io questo brand book? Non saprei davvero farlo!". Ovviamente la risposta è no: non spetta a te stilare questo documento, ma al graphic designer a cui sceglierai di affidare il progetto. Un designer esperto non sa solamente realizzare un logo o definire un'identità visiva coerente, ma conosce anche tutte le informazioni e le linee guida necessarie per rendere autonomo il tuo progetto di visual identity.
Nel momento in cui il graphic designer ti fornisce un brand book ti sta letteralmente affidando tua stessa identità visiva, della quale in futuro si prenderanno probabilmente cura i tuoi dipendenti. Ecco perché è fondamentale che questo documento sia dettagliato ed esploda l'identità del tuo brand sotto ogni aspetto.
Ma quali sono le effettive applicazioni e i vantaggi di un brand book? Scoprilo nel prossimo articolo.